28 marzo 2006

Programmi....


Riporto il sedicesimo punto del programma de La Rosa nel Pugno:

  • (Italian and) European endowment for democracy: (fondo italiano e) fondo UE di sostegno alla promozione globale della democrazia sul modello del National Endowment for Democracy
Il progetto di costituire un organismo sulla base del NED da parte del partito della Bonino può sembrare cosa normale se non lodevole. Pochi però sanno che "gli Stati Uniti predispongono in tutto il mondo interventi che hanno lo scopo di influenzare certi elementi delle diverse società civili, ad esempio la stampa, i partiti politici, le unioni sindacali e così via, per spingerli in una determinata direzione, sia essa a favore delle scelte politiche sostenute dagli Stati Uniti oppure a sostegno dell'opposizione ai governi di quei paesi, quando non al loro rovesciamento. Fino a qualche tempo fa, come è noto, il ruolo chiave in questo senso era giocato dalla Cia e dall' Usaid (Agency for International Development). Nel 1983 queste istituzioni confluirono nel NED." Queste parole sono di Wayne Smith ex Capo d'Ufficio di interessi degli Usa a l'Avana durante la presidenza Carter e sono tratte dall'ultimo numero di Latinoamerica.
Certo che se quelli de La Rosa nel Pugno vogliono esportare democrazia come fanno magistralmente da decenni gli USA allora siamo messi bene...

26 marzo 2006

Resistenza...


Che la televisione sia diventata contenitore di spazzatura ahimè è cosa nota. Pochi sono i programmi seri fatti da gente seria. Gli "editti bulgari" colpiscono molte volte in maniera silenziosa e meno clamorosa. E non sono solo di destra.
C'è però chi resiste. Tra questi c'è Riccardo Iacona che ogni domenica va in onda su Raitre (nota rete comunista) con "W l'Italia" alle 21,30 proponendo inchieste su vari spaccati della vita degli italiani a contatto con le istituzioni. Vita di tutti i giorni. Problemi di tutti i giorni. Quei problemi che naturalmente neanche in campagna elettorale vengono toccati. Problemi che manco a dirlo vanno risolti. Le prime tre puntate hanno trattato tre temi: casa, ospedali e giustizia. La prossima parlerà della ricerca.
Bravo Riccardo...

17 marzo 2006

Si vergogni!

Tranne Grillo e Micromega la stampa nazionale non ha parlato del (vergognoso) opuscolo informativo (si fa per dire) inviato da Forza Italia ai parroci italiani allegato a questa lettera (altrettanto vergognosa).

Noi di Forza Italia abbiamo sempre considerato con grande rispetto e come fonte di ispirazione il contributo culturale e spirituale della Chiesa allo sviluppo della civiltà umana e, in particolare, della nostra Italia.
Per questo motivo, come cattolico impegnato in politica, ho chiesto agli amici e colleghi Fabio Garagnani e Antonio Calmieri di poter diffondere l'opuscolo che loro avevano preparato per le parrocchie dei rispettivi collegi.
Questa pubblicazione descrive sinteticamente alcune delle numerose realizzazioni del governo Berlusconi, che documentano come il governo abbia preso a cuore la libertà della persona, la promozione della famiglia e della vita, il principio di sussidiarietà e di solidarietà. A cominciare dalla legge sulla procreazione assistita e dal nostro impegno a difesa della legge approvata dal governo e che la sinistra ha cercato di abrogare per mezzo di un referendum.
La famiglia, cuore dell'attuale e fecondo lavoro pastorale di Benedetto XVI, e costante premura dell'indimenticabile Giovanni Paolo II, ha guidato la nostra politica, facendoci scoprire sentieri nuovi e oggi ancor più fecondi per la società italiana.
Ecco, allora, che abbiamo bocciato la proposta di legge sul divorzio veloce, perché non vogliamo indebolire il matrimonio; abbiamo aiutato le famiglie con i bonus per i nuovi nati; abbiamo incrementato i fondi per gli asili nido; abbiamo anche inserito a partire dalla finanziaria del 2003 detrazioni fiscali per le spese di iscrizione alle scuole paritarie, perché crediamo nella scuola libera.
Non ci siamo, altresì, tirati indietro per costruire la pace nella verità, come recentemente ha affermato anche Benedetto XVI, impegnandoci, nel contempo, nella lotta alla povertà e alle malattie nel terzo mondo e in numerose missioni di pace nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq, dove i nostri soldati si sono distinti per preparazione e per umanità.
I deboli, a cominciare dai malati e dai pensionati, hanno avuto un riconoscimento non retorico o demagogico, e men che meno ideologico, ma sono stati i soggetti che ci hanno indicato il percorso della nuova politica.
Abbiamo seguito i loro bisogni e ascoltato la loro voce, che ci domandava aiuto e sostegno: lo abbiamo fatto a partire dall'aumento delle pensioni minime, dall'incremento da 70 a 93 miliardi di euro della spesa per il sistema sanitario nazionale, ai tanti interventi a favore delle persone con disabilità.
Infine, non possiamo trascurare un'ultima parola sull'importanza delle radici cristiane, che sono state sempre da noi affermate, e che ci hanno spinto a batterci per il riferimento ad esse nel trattato europeo, a difendere la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche, a realizzare la legge per la regolarizzazione degli insegnanti di religione, la legge per gli oratori, l'abolizione dell'ICI per gli enti ecclesiastici e non profit.
Come Lei sa, fu Paolo VI a definire la politica come il massimo esercizio di carità. Noi abbiamo cercato di fare nostra questa verità, rendendola una risorsa concreta per l'intera popolazione, come vuole la Dottrina Sociale della Chiesa.
È, questo, il nostro modo di impegnarci per testimoniare la nostra fede. La prego di voler accogliere questo piccolo pensiero, la nostra semplice brochure, come un modo per condividere l'impegno difficile per l'affermazione della Verità Cristiana nella nostra società e nel tempo che ci è dato di vivere.
Con questi sentimenti e pensieri voglia ricevere i miei più affettuosi saluti.

Con viva cordialità

Suo devotissimo

Sandro Bondi

Per fortuna la reazione dei parroci c'è stata...

Signor Bondi,

sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla “onorevole” dovrei coartare la mia coscienza.
Ho ricevuto l’inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a tutte le parrocchie d’Italia.
Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le parrocchie non sono discariche di rifiuti né postriboli nei quali si possa fare opera di meretricio.
Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato, dall’altra, gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non addirittura la nostra compiacenza.
Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23 parlamentari condannati in via definitiva più della metà (13 per la precisione) fanno parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo della Lega e con il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più ricchi ed i poveri più poveri. Il vostro “Capo” in cinque anni ha quadruplicato il suo patrimonio, mentre le aziende del paese andavano in crisi. Solo l’elettromeccanica, nell’ultimo quadrimestre del 2005, ha perso il 7,1% del suo fatturato.
I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più ad accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare il loro già risicati risparmi.
Avete speso energie e sedute-fiume in parlamento per difendere a denti stretti le “vostre” libertà mentre il paese rotolava al 41° posto quanto a libertà di stampa e pluralismo di informazione, dopo l’Angola.
Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la “dottrina sociale della Chiesa”. Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà di lotta e di contestazione contro la deriva liberista e populista della vostra coalizione.

Aldo Antonelli

(parroco)

Antrosano, 1 Marzo 2006

07 marzo 2006

Pensieri elettorali...

In questi giorni la mia testa è in subbuglio...piena di pensieri, idee, banalità, contraddizioni e via dicendo. Ad aggravare la situazione ci pensa il clima elettorale. Anche perchè queste elezioni le sento un pò mie. Mi sento un pò importante. Mi sento cittadino. Termine che per me non ha solo valore formale, di scatola, ma è pieno di contenuto. Sarà la gioventù o la cosiddetta "innocenza" ma questo per me è un peso. Un peso positivo in quanto posso far sentire la mia, se pur piccola, voce. Un peso "negativo" in quanto mi sento un pò osservato come se avessi il fiato sul collo. Sento molto la responsabilità. Di essere cittadino.
Essere cittadino comporta avere diritti, ma allo stesso tempo dei doveri che in democrazia siamo tenuti ad osservare, a rispettare. Se non fosse così il nostro paese non sarebbe democratico (in effetti dopo gli ultimi cinque anni di democrazia ne è rimasta ben poca visto che si è riusciti ad attaccare, stravolgendone i principi, uno dei capi saldi della nostra Repubblica ovvero la Carta del '48). Abbiamo la possibilità di partecipare attivamente ma abbiamo il dovere di controllare ciò che i "politici" (o dipendenti come ci insegna Grillo) fanno. Forse le cose che dico e sento saranno banali ma credo che a molte persone farebbe bene sentir parlare di queste banalità.

In questi giorni mi sembra che per far politica bisogna per forza essere MODERATI. Ma cosa cazzo significa essere moderati? Niente. Uno dei mali della politica moderna è proprio la moderazione. Bisognerebbe prendere esempio da Dario Fò che politico di mestiere non è. La moderazione uccide gli ideali. La politica della moderazione, dell'accordo, della via di mezzo quindi uccide la politica stessa. Bisognerebbe esporsi di più, avere il coraggio di farlo ma soprattutto la forza, cosa che l'attuale classe politica non ha. Diffidate da chi si spaccia per moderato. La situazione che l'Italia deve affrontare sia all'esterno che al suo interno necessita di cambiamenti radicali e non moderati.
E sia chiaro, non intendo la radicalità della Lega e simili...l'unica cosa che questi hanno di radicale è l'ignoranza.

A dimostrazione di ciò oggi l'on. Lussana, leghista per l'appunto, ha avuto il coraggio della seguente affermazione:"In Iraq non c'è nessuna guerra". Lascio a voi i commenti.

02 marzo 2006

Berlusconi al Congresso Usa

Dear Congress, grazie mille for the democracy, for the good images from Abu Ghraib and for the fosforo bianco too. If you want to venire in Brianza qualche day, call me after 9 aprile, in the office of opposition chief. I love America, anche se with your law about falso in bilancio, in the United States the italian prime minister, cioè I, sarebbe in a Federal prison.

di Alessandro Robecchi