20 gennaio 2006

Il Sole


E' praticamente da settimane che aspettavo questo pomeriggio. E precisamente da quando un'occhiata distratta ad una piccola locandina affissa non mi ricordo dove mi aveva fatto tornare sui miei passi..."I giovedì d'autore" era il titolo. Ma in verità la responsabiltà della mia inversione a U non era da attribuire al titolo. No. Della minuscola locandina a colpirmi era stato uno dei tre giovedì che il cinema di Chieti dedicava a film meno pubblicizzati, meno conosciuti ma non per questo meno belli rispetto alle produzioni americane. Per l'esattezza giovedì 19 gennaio. Che da quel momento per me voleva dire "Il Sole" di Aleksandr Sokurov. Ne avevo sentito parlare su molti giornali dove le recensioni erano state del tutto avare nei confronti dell'ultima opera del regista russo. "Il Sole" arrivava dopo "Moloch" e "Toro" e rappresentava il terzo capitolo di una tetralogia "dedicata" al potere assoluto. Dopo Hitler e Lenin era la volta di Hiroito. L'attesa se non spasmodica era piena di curiosità. Almeno per me. Visto che chi mi accompagnava, la mia ragazza, non pareva essere entusiasta della cosa. E in effetti non aveva tutti i torti. Infatti le mie aspettative sono rimaste in parte deluse forse. Soprattutto per la lentezza che caratterizza tutti i 107 minuti. Nonostante ciò non si può dire assolutamente che sia un brutto film. Mi ha fatto e mi fa riflettere. Sul potere. Sul potere di un monarca considerato divinità. Sulla tradizione giapponese tanto affascinante quanto chiusa. Sulla devozione di un popolo che muore per il suo imperatore. Sicuramente non impeccabile. Ma da vedere.Voto:7+

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